Statistica
1. Significato e Definizione
La statistica è la scienza che si occupa di:
- Raccogliere dati in modo sistematico e organizzato.
- Organizzare, classificare e sintetizzare i dati raccolti (ad esempio, in tabelle e grafici).
- Analizzare e interpretare i dati per estrarre informazioni significative.
- Trarre conclusioni e prendere decisioni in condizioni di incertezza sulla base dell’analisi dei dati.
In altre parole, la statistica è lo strumento fondamentale per trasformare dati grezzi (numeri e osservazioni) in informazioni e conoscenza utile. Viene applicata in innumerevoli campi: economia, medicina, psicologia, marketing, fisica, sociologia e nella vita quotidiana (ad esempio, nei sondaggi elettorali o nei report meteo).
2. Le Due Grandi Macro-Aree: Statistica Descrittiva e Inferenziale
La disciplina statistica si divide principalmente in due grandi rami, che corrispondono a due fasi distinte del processo di analisi.
A) Statistica Descrittiva (o Deduttiva)
Scopo: Descrivere, sintetizzare e visualizzare le caratteristiche principali di un insieme di dati senza trarre conclusioni che vadano al di là dei dati stessi. Si limita a descrivere il campione o la popolazione analizzata.
- Cosa fa:
- Riassume i dati attraverso indicatori numerici (indici).
- Organizza i dati in tabelle (tabelle di frequenza).
- Rappresenta i dati graficamente (istogrammi, grafici a torta, box plot).
- Esempi pratici:
- Calcolare la media dei voti della tua classe in un compito.
- Creare un grafico a torta per mostrare la percentuale di persone che preferiscono un certo tipo di pizza.
- Calcolare l’età media degli partecipanti a un convegno.
- Strumenti principali:
- Indici di Tendenza Centrale: Media, Mediana, Moda.
- Indici di Variabilità (Dispersione): Varianza, Scarto Quadratico Medio (Deviazione Standard), Range (Campo di Variazione).
- Tabelle e Grafici: Tabelle di frequenza, istogrammi, diagrammi a barre, grafici a dispersione (scatter plot).
B) Statistica Inferenziale (o Induttiva)
Scopo: Trarre conclusioni su una popolazione più ampia (l’insieme totale di elementi di interesse) basandosi sull’analisi di un campione (un sottoinsieme rappresentativo della popolazione). Il suo obiettivo è fare previsioni, stime e generalizzazioni, accettando un margine di incertezza.
- Cosa fa:
- Stima i parametri di una popolazione (es.: l’altezza media di tutti gli italiani) partendo dai dati di un campione.
- Verifica ipotesi (es.: “il nuovo farmaco è più efficace di quello vecchio?”).
- Prevede trend e comportamenti futuri.
- Esempi pratici:
- Un sondaggio elettorale su 1000 persone (campione) viene usato per stimare le intenzioni di voto di tutti gli elettori italiani (popolazione).
- Un’azienda farmaceutica testa un nuovo medicinale su un gruppo di pazienti (campione) per inferire la sua efficacia su tutti i potenziali pazienti (popolazione).
- Concetti chiave:
- Campione e Popolazione: Il campione deve essere rappresentativo per evitare bias (errori sistematici).
- Intervallo di Confidenza: Un range di valori in cui si stima che cada il parametro della popolazione (es.: “con il 95% di confidenza, l’altezza media è tra 175 e 177 cm”).
- Significatività Statistica (p-value): La probabilità che il risultato osservato sia frutto del caso. Un p-value basso (solitamente < 0.05) indica che è improbabile che il risultato sia casuale.
3. Tipologie di Dati (o Variabili)
Per applicare correttamente le tecniche statistiche, è fondamentale riconoscere il tipo di dato con cui si sta lavorando.
1. Dati Qualitativi (o Categorici)
Descrivono una qualità o una caratteristica. Non sono numerici ma possono essere codificati in numeri.
- Nominali: Le categorie non hanno un ordine
naturale.
- Esempi: Genere (Maschio, Femmina, Altro), Colore preferito (Rosso, Blu, Verde), Marca di un’automobile (Fiat, Ford, Toyota).
- Ordinali: Le categorie hanno un ordine o una
gerarchia, ma la distanza tra di esse non è misurabile.
- Esempi: Grado di soddisfazione (Molto insoddisfatto, Insoddisfatto, Neutro, Soddisfatto, Molto soddisfatto), Livello di istruzione (Licenza Media, Diploma, Laurea), Voto alla frutta (Scarso, Sufficiente, Buono, Ottimo).
2. Dati Quantitativi (o Numerici)
Rappresentano quantità e sono espressi da numeri.
- Discreti: Possono assumere solo valori interi
specifici e isolati (spesso sono “conteggi”).
- Esempi: Numero di figli in una famiglia (0, 1, 2, 3…), Numero di auto vendute in un giorno, Numero di errori in un testo.
- Continui: Possono assumere qualsiasi valore
all’interno di un intervallo (spesso sono “misure”). Possono essere
infinitamente divisibili.
- Esempi: Altezza, Peso, Tempo, Temperatura, Reddito.
In sintesi, la statistica è un linguaggio potente per comprendere il mondo che ci circonda. La statistica descrittiva ci aiuta a capire “cosa dicono i dati che abbiamo”, mentre la statistica inferenziale ci permette di fare un passo in più e chiederci “cosa possiamo dire, con un certo grado di sicurezza, su un fenomeno più grande”. La scelta delle tecniche da applicare dipende strettamente dal tipo di dati a disposizione e dall’obiettivo dell’analisi.
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