Chat control
Che cos’è Chat Control
“Chat Control” è il nome colloquiale attribuito al progetto/legislazione che mira a far sì che piattaforme di messaggistica, email e simili effettuino scansioni automatizzate dei contenuti (anche quelli criptati, in alcune versioni) per individuare materiale illecito, in particolare CSAM (Child Sexual Abuse Material = materiale di abuso sessuale su minori). L’obiettivo ufficiale è proteggere i minori, contrastare la pornografia infantile, il grooming, potenzialmente anche altri reati informatici o contenuti illegali disseminati tramite messaggistica privata. (TechCrunch)
Pro (vantaggi attesi)
Contrasto alla diffusione di contenuti illeciti su minori
L’idea è che con scansioni continue e automatiche le piattaforme possano individuare più rapidamente immagini o video CSAM, impedendone l’ulteriore diffusione. Può migliorare la capacità investigativa e la reattività delle forze dell’ordine e delle autorità di protezione dei minori. (TechCrunch)Deterrente per i criminali
Sapendo che le comunicazioni private possono essere soggette a controllo automatico, alcuni possono dissuadersi dal diffondere contenuti illeciti via messaggi privati. Potrebbe ridurre “lo spazio sicuro” che internet fornisce a certi abusi. (Rechtsanwalt Marian Härtel)Uniformità normativa in tutto il blocco UE
Senza un approccio europeo, le piattaforme potrebbero essere soggette a regole diverse (o assenti) nei vari Stati membri; un regolamento UE può garantire standard comuni, compresi obblighi per piattaforme che operano su scala transnazionale. (Captain Compliance)Pressione per innovazione tecnologica di moderazione automatica
Può spingere le aziende a migliorare gli algoritmi di rilevamento, per ridurre falsi positivi e migliorare la precisione. In teoria, alcune funzionalità utili come riconoscimento immagini, hashing di contenuti già noti, miglioramenti nella sicurezza potrebbero derivarne. (Rechtsanwalt Marian Härtel)
Contro (rischi, limiti e criticità)
Ecco alcuni dei principali problemi identificati finora:
Violazione della privacy / diritti fondamentali
Scansione preventiva e generalizzata dei messaggi, anche senza sospetto concreto, rischia di costituire una forma di sorveglianza di massa. (Rechtsanwalt Marian Härtel)
Potrebbe infrangere norme europee (GDPR, Carta dei diritti fondamentali dell’UE) relative a tutela della vita privata, protezione dei dati, segretezza delle comunicazioni. (Captain Compliance)
Rischi per la sicurezza e l’integrità delle comunicazioni criptate
Per fare scansioni su contenuti già criptati (end‑to‑end encryption), potrebbe essere necessario introdurre “interventi” (backdoor, client‑side scanning, ecc.) che abbassano il livello di sicurezza complessivo. (Rechtsanwalt Marian Härtel)
Se il sistema di scansione è compromesso, o ci sono falle, queste possono essere sfruttate da attori malevoli. (Rechtsanwalt Marian Härtel)
False positive / accuratezza degli algoritmi
Gli strumenti automatici non sono perfetti; rischio che immagini innocenti (foto di famiglia, documentazione medica, ecc.) vengano segnalate erroneamente. (Rechtsanwalt Marian Härtel)
Sovraccarico delle autorità con segnalazioni non utili, che possono distogliere risorse dalle vere situazioni di abuso. (EU Perspectives)
Archiviazione dei dati
Cosa e quanto si conserva: le leggi proposte prevedono che i contenuti segnalati e i riferimenti/hashing dei contenuti noti vengano archiviati. Potrebbero esserci dati sensibili non direttamente collegati a reati che transitano nel processo di scansione. (Rechtsanwalt Marian Härtel)
Periodo di conservazione: non sempre chiaro quanto a lungo vengono conservati i dati o i metadati generati dal processo di scansione. La normativa dovrebbe garantire limiti di tempo, cancellazioni sicure, diritto all’oblio. (Captain Compliance)
Accessi e sicurezza dei dati archiviati: chi può accedere ai dati archiviati (forze dell’ordine, provider, terzi)? Come vengono protetti? Rischi in caso di violazioni o abusi interni. (Rechtsanwalt Marian Härtel)
Minimizzazione dei dati: principi del GDPR richiedono che si raccolgano solo i dati necessari per lo scopo dichiarato; ma con scansioni preventive su larga scala, è difficile garantire che non si raccolgano dati “in eccesso”. (Captain Compliance)
Numero di persone coinvolte / impatto sociale / scala
Si tratta di decine / centinaia di milioni di utenti: tutte le persone che usano servizi di messaggistica privata all’interno dell’UE sarebbero potenzialmente sottoposte al sistema. Questo rende l’operazione enorme in termini di impatto sulla società. (Cointelegraph)
Anche le piattaforme (WhatsApp, Signal, Telegram, email criptate come Tutanota etc.) verrebbero coinvolte, con costi tecnici, rischi reputazionali, possibili conflitti con la protezione dei dati. (Rechtsanwalt Marian Härtel)
Le forze dell’ordine e le autorità di controllo dovrebbero gestire le segnalazioni, fare verifiche, operare su un numero potenzialmente molto alto di casi, alcuni falsi o ambigui. Serve personale, risorse, infrastrutture. Ci sono dubbi se questo sforzo aggiuntivo sia sostenibile o se le risorse vengano distolte da altri compiti investigativi. (EU Perspectives)
Utilità effettiva / benefici attesi vs effettivi
Se i sistemi di scansione non sono sufficientemente accurati, o se i criminali si spostano su canali non conformi alle piattaforme regolamentate, l’efficacia potrà essere limitata. Alcune versioni del progetto sono state criticate proprio perché non avrebbero un impatto significativo sul volume reale di abusi. (Rechtsanwalt Marian Härtel)
Potenziali conseguenze negative: chilling effect sulla libertà di espressione; utenti che evitano certi servizi o usano mezzi più difficili da regolare/monitorare; perdita di fiducia verso le piattaforme. (Security Boulevard)
Effetto Brivido (Chilling Effect): La consapevolezza di essere costantemente monitorati inibisce la libertà di espressione. Le persone potrebbero auto-censurarsi, specialmente in contesti sensibili come discussioni mediche, legali o politiche.
Criticità specifiche
Archiviazione dei dati
Minimizzazione e limitazione temporale: non sempre è chiaro per quanto tempo i provider/detecting systems dovranno conservare immagini, hash, metadati, segnalazioni. L’assenza di un termine chiaro può portare a conservazioni indefinite.
Accesso e trasparenza: chi ha accesso a quei dati (forze dell’ordine, provider provider tecnologici, terze parti)? Devono esserci audit indipendenti, responsabilità legale, meccanismi di controllo.
Sicurezza dei dati archiviati: protezione contro accessi non autorizzati, attacchi informatici, fughe di dati. Se questi dati contengono materiale sensibile, le conseguenze possono essere gravi.
Scopo e uso: garantire che i dati raccolti siano utilizzati solo per lo scopo legittimo dichiarato (CSAM, protezione dei minori), e non per altri usi (politico, repressione, sorveglianza generalizzata).
Diritti degli utenti: diritto di accesso, rettifica, cancellazione (“diritto all’oblio”), objection, trasparenza su quando i dati sono stati segnalati e cosa è successo.
Efficacia / utilità effettiva
Dipende molto dalla qualità degli algoritmi di rilevamento: bassa accuratezza può generare molti falsi positivi, che riducono la credibilità e aumentano i costi.
Potenziale per “riduzione delle vie d’accesso” solo su piattaforme dichiarate; criminali potrebbero spostarsi su piattaforme peer‑to‑peer, su piattaforme estere o su canali criptati che non aderiscono.
Bilanciamento tra utilità nella protezione e rischi di abuso, sorveglianza, perdita della fiducia. Se la popolazione percepisce il sistema come invasivo o pericoloso, può esserci backlash sociale o evitamento delle piattaforme regolamentate.
Costi (economici, tecnici, legali) per le aziende che devono adeguarsi, per autorità che devono gestire segnalazioni, per infrastrutture di sicurezza.
Numero di persone coinvolte / scala / impatto sociale
Tutti gli utenti di servizi di messaggistica/email nell’UE: centinaia di milioni di persone. Ad esempio, sono in atto rapporti secondo cui 19 Stati membri supportano la proposta nel 2025. (Cointelegraph)
Le piattaforme tech che forniscono servizi di messaggistica, email, servizi criptati; le aziende che sviluppano algoritmi di scanning; esperti, forze dell’ordine, autorità giudiziarie.
Effetto su gruppi vulnerabili: minori, vittime di abusi, chi ha bisogno di confidenzialità (giornalisti, difensori dei diritti umani, medici, avvocati) che rischiano di vedere compromessi spazi di comunicazione sicuri. (Patrick Breyer)
Lo Stato Attuale della Proposta e Cosa Puoi Fare
Attualmente (settembre 2025), la proposta è in una fase decisiva. Il Consiglio dell’UE, sotto la presidenza danese, spinge per una votazione il 14 ottobre 2025.
- Mappa del Supporto: Secondo gli ultimi dati, 15 Stati membri sono a favore (tra cui Francia, Italia, Spagna, Irlanda), 6 sono indecisi (tra cui Germania, che è cruciale per la maggioranza qualificata) e 6 sono contrari (tra cui Paesi Bassi, Austria e Polonia).
- Posizione dell’Italia: L’Italia è attualmente tra i paesi che supportano la proposta.
Se ritieni che questo regolamento rappresenti una violazione dei diritti fondamentali, puoi agire:
- Contatta i Tuoi Rappresentanti: Utilizza piattaforme come fightchatcontrol.eu per inviare facilmente una email o, meglio ancora, telefonare ai rappresentanti del tuo governo nazionale e ai tuoi Europarlamentari. Le telefonate hanno un impatto maggiore delle email.
- Informati e Informa: Condividi informazioni su questo tema usando gli hashtag #ChatControl e #StopScanningMe.
- Scegli Servizi Impegnati per la Privacy: Supporta i servizi che hanno dichiarato pubblicamente che non applicheranno il scanning e difenderanno la cifratura, anche in tribunale (come Signal, Tuta, ecc.).
Riepilogo: Pro e Contro a Colpo d’Occhio
Aspetto | Pro (Secondo i Sostenitori) | Contro (Secondo i Critici) |
---|---|---|
Protezione Minori | Rilevamento proattivo del CSAM e intervento tempestivo. | Sovraccarica le forze dell’ordine con falsi allarmi, dissuade le vittime dal denunciare. |
Privacy | Scansione “mirata” solo a contenuti illeciti. | Sorveglianza di massa indiscriminata, fine della crittografia E2EE. |
Sicurezza | Utilizzo di tecnologie “certificate” e “vettate”. | Creazione di backdoor vulnerabili sfruttabili da criminali e stati ostili. |
Efficacia | Elaborazione rapida di grandi volumi di dati. | Altissimo tasso di falsi positivi; i criminali evadono migrando altrove. |
Diritti Fondamentali | Bilancia sicurezza e privacy con “salvaguardie”. | Violazione sproporzionata dei diritti alla privacy e alla libera espressione. |
Giudizio e bilanciamento
In sintesi: Chat Control ha obiettivi indubbiamente legittimi e importanti (proteggere i minori, contrastare reati gravi online), ma presenta rischi seri che devono essere mitigati con misure molto precise.
Affinché funzioni bene, servirebbero:
garanzie fortissime sulla privacy, cifratura, minimizzazione dei dati;
ausili tecnici molto avanzati e accurati, per ridurre al minimo i falsi positivi;
regolamentazione chiara e trasparente, con supervisione indipendente;
limiti precisi all’archiviazione e accesso ai dati;
procedure che proteggano diritti come libertà d’espressione, anonimato, necessità investigativa.
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