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Metodo Wicklander-Zulawski (WZ)

Metodo Wicklander-Zulawski (WZ) Metodo Wicklander-Zulawski (WZ)

Metodo Wicklander-Zulawski (WZ)

Il metodo Wicklander-Zulawski (WZ), o più formalmente Metodo di Intervista Reid modificato (o non-accusatorio) di Wicklander-Zulawski & Associates, è una metodologia avanzata per le interviste investigative e gli interrogatori, ampiamente utilizzata nel settore della sicurezza aziendale (perdite interne, frodi), nelle indagini private e in alcune agenzie di polizia, in particolare negli Stati Uniti.

È un’evoluzione del più famoso e controverso Metodo Reid, dal quale si discosta in modo significativo su punti etici e strategici fondamentali.

Origine e Filosofia Fondamentale

Wicklander-Zulawski & Associates è una società di consulenza fondata da due ex formatori del metodo Reid, Douglas Wicklander e David Zulawski. Hanno sviluppato il loro approccio partendo da una critica costruttiva al metodo Reid, mirando a:

  1. Ridurre il rischio di false confessioni.
  2. Creare un clima meno conflittuale e più orientato alla risoluzione del problema.
  3. Adattarsi meglio a contesti aziendali, dove l’obiettivo non è solo l’ammissione di colpa, ma spesso la comprensione delle cause profonde (es. procedure deboli, pressioni) e la raccolta di informazioni veritiere.

La filosofia centrale del metodo WZ è “Facilitare la Comunicazione Onesta”. Più che “strappare una confessione”, l’obiettivo è creare un ambiente in cui la persona si senta psicologicamente in grado di dire la verità, anche se dannosa per sé.

Differenze Chiave rispetto al Metodo Reid

Questa è la parte più importante per comprendere l’innovazione del WZ:

Aspetto Metodo Reid (Tradizionale) Metodo Wicklander-Zulawski
Tono & Approccio Accusatorio e Conflittuale. Basato sul presupposto di colpevolezza dopo la valutazione. L’intervistatore assume un ruolo di autorità che contrasta le menzogne. Non-Accusatorio e Collaborativo. L’intervistatore è più un “facilitatore” o “risolutore di problemi”. Si evita di etichettare la persona come “ladro” o “bugiardo”.
“Nove Passi” dell’Interrogatorio Struttura rigida, con passi volti a smontare le smentite, presentare prove, alternare temi moralmente riducenti. Rifiuta la struttura rigida a 9 passi. Utilizza un approccio flessibile e adattivo, basato sulle reazioni dell’intervistato.
Uso delle Prove Spesso usate in modo strategico e diretto per cogliere in fallo l’intervistato (es. “La telecamera ti ha ripreso”). Uso più cauto e indiretto. Si parla di “informazioni che devono essere chiarite”, si usano domande come “Come spieghi che…?” per evitare un rifiuto frontale.
Tema Riducente Presenta scuse moralmente attenuanti (“Chiunque sotto quella pressione avrebbe potuto farlo”) per giustificare l’atto e rendere la confessione psicologicamente più accettabile. Propone temi risolutivi basati su errori, incomprensioni o fattori ambientali. Es: “Penso che ci sia stata una serie di incomprensioni e di procedure non chiare che hanno portato a questa situazione. Aiutami a capire come è potuto accadere.”
Gestione delle Smentite Le smentite sono attivamente scoraggiate e interrotte. Si considera il negare come un ostacolo da superare. Le smentite non vengono interrotte. Vengono ascoltate e poi l’intervistatore ritorna sui punti critici con nuove domande. Questo riduce la conflittualità e fornisce più informazioni.
Obiettivo Principale Ottenere una confessione ammissibile in tribunale. Ottenere informazioni accurate e veritiere, che possano portare a un’ammissione, ma anche alla comprensione delle cause e alla risoluzione sistemica.

Struttura Generale del Metodo WZ

Il metodo WZ mantiene una struttura logica in fasi, pur nella sua flessibilità:

  1. Fattual Pre-Intervista: Raccolta di tutte le prove, dati comportamentali, contesto. Pianificazione strategica.
  2. Intervista Non-accusatoria:
    • Approccio non minaccioso: Creare un ambiente professionale e rispettoso.
    • Domande comportamentali: Domande strutturate per osservare reazioni verbali e non verbali (simili al Reid) per una valutazione.
    • Analisi delle risposte: Valutazione della veridicità.
  3. Transizione (se necessaria): Se gli indicatori suggeriscono inganno, si passa dolcemente a una fase più direttiva. La transizione è chiave: non si accusa, ma si introduce un “problema da risolvere”. Es: “Sulla base di quello che abbiamo visto, ci sono alcune cose che non tornano. Il mio ruolo è arrivare a capire esattamente cosa è successo, e ho bisogno del tuo aiuto per farlo.”
  4. Presentazione del Tema: Si presenta un tema risolutivo (non una scusa). Si concentra sulle circostanze, non sul carattere morale della persona.
  5. Gestione delle Obiezioni: Le obiezioni (es. “Non sono quel tipo di persona”) vengono ascoltate e ri-orientate verso il tema risolutivo.
  6. Ottenere l’Ammissione: Si guida la persona a verbalizzare i dettagli dell’azione. L’enfasi è sul “cosa” e sul “come”, prima del “perché”.
  7. Sviluppo della Dichiarazione Verbale/Scritta: Raccolta di tutti i dettagli in modo chiaro e strutturato.

Vantaggi del Metodo WZ

  • Eticamente più solido: Minore pressione psicologica e minore rischio di false confessioni.
  • Più efficace in contesti aziendali: Ottiene più cooperazione, preserva (in parte) la relazione, fornisce insight su falle sistemiche.
  • Legittimità percepita: È visto come più moderno, rispettoso e professionale.
  • Maggiore adattabilità: La flessibilità permette di gestire personalità e situazioni diverse.

Critiche e Limitazioni

  • Complessità: Richiede una formazione molto elevata e capacità di lettura delle persone.
  • Tempi potenzialmente più lunghi: L’approccio non conflittuale può richiedere più tempo di un interrogatorio aggressivo (ma spesso è più produttivo).
  • Non è infallibile: Anche questo metodo si basa sull’interpretazione del comportamento, che può essere influenzato da ansia, cultura, tratti di personalità.

Conclusione

Il metodo Wicklander-Zulawski rappresenta l’evoluzione moderna e “umanizzata” delle tecniche di intervista investigativa. Pur mantenendo una solida base nell’analisi del comportamento e nella psicologia della menzogna, abbandona il paradigma accusatorio del Reid in favore di un approccio più investigativo, risolutivo e orientato alla raccolta di informazioni veritiere. Il suo sviluppo riflette una crescente consapevolezza nell’ambito delle scienze forensi e della sicurezza sui rischi delle tecniche coercitive e sull’importanza di metodi eticamente sostenibili ed efficaci a lungo termine.


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I consigli che offriamo sono di natura generale. Non sono consigli legali o professionali. Quello che può funzionare per una persona potrebbe non essere adatto a un’altra, e dipende da molte variabili.

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