Ratline
La “Ratline” (o “Rattenlinien” in tedesco) fu un sistema di vie di fuga utilizzato da criminali di guerra nazisti e altri fascisti per fuggire dall’Europa dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale . Queste rotte portavano principalmente verso porti sicuri in Sud America, in particolare Argentina, Brasile, Cile e Paraguay, ma anche verso nazioni come la Spagna, la Svizzera e il Canada .
Cosa erano le Ratlines
Il termine “ratline”, nel gergo marinaresco, indica le scale di corda che permettono di salire in cima agli alberi delle navi a vela. Per estensione, fu adottato dai servizi segreti perché, come per i topi a bordo di una nave che affonda, queste linee rappresentavano l’ultima via di scampo per i fuggiaschi prima di essere catturati .
Due furono le rotte principali, che operarono indipendentemente per poi coordinarsi :
- La rotta spagnola: dalla Germania alla Spagna franchista, e poi in Argentina.
- La rotta italiana: dalla Germania a Roma e Genova, per poi imbarcarsi verso il Sud America.
Si stima che fino a 9,000 criminali di guerra e loro collaboratori siano fuggiti attraverso queste vie, con destinazione principale l’Argentina (fino a 5,000 persone) .
Gli organizzatori e i metodi
Le Ratlines poterono funzionare grazie al supporto di diverse figure e organizzazioni:
- Il Vescovo Alois Hudal: Vescovo austriaco e simpatizzante nazista, rettore di un seminario a Roma. Usò la sua posizione per fornire ai ricercati documenti falsi e aiuti logistici, giustificando le sue azioni con la lotta al comunismo .
- Padre Krunoslav Draganović: Prete croato che organizzò una sofisticata rete, con base a Roma, specializzata nel far fuggire i membri del regime ustascia della Croazia .
- Altri supporti: Le reti si avvalsero anche di documenti di viaggio, a volte falsificati, emessi dal Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) , e della connivenza di servizi segreti occidentali, interessati a reclutare ex-nazisti per la nascente Guerra Fredda .
Esempi di criminali fuggiti
La tabella seguente elenca alcuni dei più noti criminali di guerra che riuscirono a fuggire :
| Nome | Ruolo | Destinazione | Esito |
|---|---|---|---|
| Adolf Eichmann | Architetto dell’Olocausto | Argentina | Catturato dal Mossad, processato e giustiziato in Israele (1962) |
| Josef Mengele | “Angelo della morte” di Auschwitz | Argentina, Paraguay, Brasile | Morì in Brasile nel 1979 senza essere processato |
| Franz Stangl | Comandante di Treblinka | Brasile | Estradato in Germania, morì in carcere (1971) |
| Klaus Barbie | “Boia di Lione” della Gestapo | Bolivia | Estradato in Francia, morì in carcere (1991) |
| Erich Priebke | Responsabile dell’eccidio delle Fosse Ardeatine | Argentina | Arrestato nel 1994, morto a Roma sotto arresto domiciliare (2013) |
| Alois Brunner | Responsabile dei campi di transito | Siria | Mai catturato, presumibilmente morto in Siria |
| Walter Rauff | Sviluppatore di camere a gas mobili | Cile | Mai catturato, morì in Cile (1984) |
Il contesto storico e le ragioni
Il successo delle Ratlines si spiega con il complicato contesto storico del dopoguerra:
- Anticomunismo: Con l’inizio della Guerra Fredda, ex-nazisti e fascisti, in quanto ferrei anticomunisti, divennero potenziali alleati per i servizi segreti occidentali, in particolare quelli statunitensi, che in alcuni casi ne protessero o facilitarono la fuga .
- Antisemitismo in Argentina: Il governo di Juan Perón vide in questi fuggiaschi non solo dei validi anticomunisti, ma anche dei potenziali contributori per il progetto di una nazione “autenticamente cattolica” e bianca, in linea con una tradizione antisemita già consolidata nel paese .
- Il ruolo del Vaticano: Alcuni ambienti all’interno della Chiesa Cattolica, per ragioni che vanno dalla carità cristiana alla convinzione politica, offrirono attiva assistenza attraverso una rete di monasteri e istituti religiosi, la cosiddetta “via dei monasteri” .
Fonti:
- https://en.wikipedia.org/wiki/Ratline
- https://it.wikipedia.org/wiki/Ratline
- https://thevision.com/cultura/ratline-vaticano-argentina/
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